Prenomi plurimi o composti – Virgole ininfluenti dopo l’entrata in vigore del DPR 396/2000

Codice Civile – LIBRO PRIMO. Delle persone e della famiglia – TITOLO PRIMO. Delle persone fisiche

Art. 6 – Diritto al nome
“Ogni persona ha diritto al nome che le è per legge attribuito. Nel nome si comprendono il prenome e il cognome. Non sono ammessi cambiamenti, aggiunte o rettifiche al nome, se non nei casi e con le formalità dalla legge indicati”. 

L’art. 35 del nuovo ordinamento dello stato civile (o.s.c.) istituito con DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 3 novembre 2000, n. 396, Regolamento per la revisione e la semplificazione dell’ordinamento dello stato civile (DPR 396/2000), ed entrato in vigore il 30 marzo 2001, statuisce che:

“il nome imposto al bambino deve corrispondere al sesso e può essere composto da uno o da più elementi onomastici, anche separati, non superiori a tre. In quest’ultimo caso, tutti gli elementi del prenome dovranno essere riportati negli estratti e nei certificati rilasciati dall’ufficiale dello stato civile e dall’ufficiale di anagrafe”.

Se sotto la vigenza del precedente o.s.c. istituito con R.D. 9 luglio 1939, n. 1238, nei documenti, negli estratti e nei certificati rilasciati dagli uffici dello stato civile e dell’anagrafe, e da altri enti e istituzioni, che riguardavano un soggetto cui era stato attribuito alla nascita un prenome composto da più elementi separati tra loro da virgole, era sufficiente riportare solo il primo nome di battesimo,

dal 30 marzo 2001 in poi la presenza di eventuali virgole tra i nomi che costituiscono il prenome di un soggetto è divenuta del tutto ininfluente.

A partire da quella data, infatti, nulla importa che un soggetto sia registrato all’anagrafe come Tizio, Caio, Sempronio o come Tizio Caio Sempronio, in quanto lo stesso dovrà sempre firmarsi con il nome comprensivo del cognome e del prenome per esteso (composto  da max. 3 elementi) attribuitogli al momento della nascita.

Con l’entrata in vigore del nuovo o.s.c. per tutti i soggetti nati prima del 30 marzo 2001 che sono registrati all’anagrafe con, ad esempio, due nomi separati da una virgola, continua a valere quanto disposto dalle norme precedenti e pertanto gli atti che li riguardano possono continuare a riportare uno  solo dei due nomi registrati e non entrambi.

Applicazione del diritto UE | Implementation of EU law | Uitvoering van de EU-wetgeving | Application du droit de l’UE

IT – Applicazione del diritto dell’Unione – Procedimento d’infrazione e Ricorso per inadempimento

Ciascuno Stato membro è responsabile dell’applicazione del diritto dell’Unione europea nel suo ordinamento interno (recepimento delle direttive entro il termine stabilito, conformità e corretta applicazione delle disposizioni nazionali). I trattati assegnano alla Commissione europea il compito di assicurare la corretta applicazione del diritto dell’Unione. Di conseguenza, se uno Stato membro manca ai suoi obblighi, la Commissione europea dispone del potere, previsto agli articoli 258 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea e 106a del trattato CEEA, di ingiungere allo Stato membro di porre fine all’infrazione e, se questo non accade, di adire la Corte di giustizia (ricorso per inadempimento).
Continua a leggere qui

EN – Implementation of EU law – Infringement proceedings and Action for non-compliance

Each Member State is responsible for the implementation of EU law (adoption of implementing measures before a specified deadline, conformity and correct application) within its own legal system. Under the Treaties (Article 258 of the Treaty on the Functioning of the European Union (TFEU); Article 106a of the Euratom Treaty), the Commission of the European Communities is responsible for ensuring that EU law is correctly applied. Consequently, where a Member State fails to comply with EU law, the Commission has powers of its own (action for non-compliance) to try to bring the infringement to an end and, where necessary, may refer the case to the European Court of Justice.
Read on further here

NL – Uitvoering van de EU-wetgeving – Inbreuk-procedure en Beroep wegens niet-nakoming

Ieder EU-land is verantwoordelijk voor de uitvoering van de EU-wetgeving in zijn interne rechtsorde (tijdige omzetting, overeenstemming en correcte toepassing). De Europese Verdragen bepalen dat de Europese Commissie over de correcte toepassing van het EU-recht waakt. Als een EU-land het EU-recht niet eerbiedigt, kan de Europese Commissie op grond van artikel 258 van het Verdrag betreffende de werking van de Europese Unie en artikel 106a van het EGA-Verdrag tegen die inbreuk optreden (beroep wegens niet-nakoming) en zonodig een zaak aanhangig maken bij het Hof van Justitie.
Lees het verder hier

FR – Application du droit de l’Union européenne – Procédure d’infraction et Recours en manquement

Chaque État membre est responsable de la mise en œuvre (transposition dans les délais, conformité et application correcte) du droit de l’Union européenne dans son ordre juridique interne. En vertu des traités, la Commission européenne veille à l’application correcte du droit de l’Union. Par conséquent, lorsqu’un État membre ne respecte pas ce droit, la Commission européenne dispose de pouvoirs propres (le recours en manquement) prévus aux articles 258 du traité sur le fonctionnement de l’Union européenne et 106a du traité CEEA pour tenter de mettre fin à cette infraction et, le cas échéant, elle saisit la Cour de justice.
Lisez la suite ici

Autenticazione notarile e Autenticazione amministrativa di firma

AUTENTICAZIONE NOTARILE DI FIRMA.
L’autentica notarile di firma (ex art. 1 Legge Notarile) può essere effettuata, ai sensi dell’art. 28 del D. Lgs. n. 71/2011, solo a favore di cittadini italiani.

La nozione generale di sottoscrizione autenticata è data dall’art. 2703, comma 2, del codice civile: “l’autenticazione consiste nell’attestazione da parte del pubblico ufficiale che la sottoscrizione è stata apposta in sua presenza. Il pubblico ufficiale deve previamente accertare l’identità della persona che sottoscrive”.

Ai sensi dell’art. 2702 c.c., l’autentica di firma non conferisce alcun carattere di autenticità alla sostanza dell’atto, ma fa prova, fino a querela di falso, della sua provenienza.

Le modalità di autenticazione di firma da parte del notaio – rette dagli artt. 2703 del codice civile, 72 della Legge Notarile n. 89/1913, 86 del Regolamento notarile (approvato con R.D. 10 settembre 1914, n. 1326) e 20 della l. n. 15/1968 – si applicano anche all’autentica notarile consolare.

AUTENTICAZIONE AMMINISTRATIVA DI FIRMA:
Il D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 dispone che, per i cittadini italiani o dell’Unione Europea e gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia (art. 3), la sottoscrizione di domande o di dichiarazioni da presentare alla Pubblica Amministrazione o ai gestori di pubblici servizi non deve più essere autenticata, ma è sufficiente allegarvi copia di un valido documento di identità del sottoscrittore.

L’autentica rimane invece necessaria, anche per gli stessi soggetti ex art. 3 sopracitato, in caso di istanza presentata a privati ovvero a fini di riscossione di benefici economici da parte di terzi (ad esempio, in caso di deleghe per ritiro di pensioni, passaggi di proprietà di veicoli, apertura di un conto in banca, ecc.).

Per gli stranieri non regolarmente soggiornanti in Italia e non cittadini dell’Unione Europea, l’autentica amministrativa è sempre necessaria.

Differenze tra autenticazione notarile e autenticazione amministrativa.

  • L’autenticazione amministrativa si caratterizza per la pluralità dei soggetti legittimati all’autenticazione (indicati all’art. 21 D.P.R. 445/2000: notaio, cancelliere, segretario comunale, dipendente addetto a ricevere la documentazione o altro dipendente incaricato dal Sindaco), che costituisce un’eccezione al principio generale della competenza notarile.
  • L’autentica amministrativa si limita a documentare una situazione giuridica o fattuale, senza costituirla o modificarla, a riprodurre informazioni desunte da altri atti già documentati e non ha distinta ed autonoma efficacia giuridica.
  • Nell’autentica notarile, inoltre, il funzionario non si limita ad attestare che la firma sul documento è stata apposta in sua presenza, ma controlla che il contenuto dell’atto sia conforme alla legge, all’ordine pubblico e al buon costume.

(Fonte: Ministero degli Affari Esteri)

Notifica all’estero di atti giudiziari ed extragiudiziari

L’attività di notificazione è una fase fondamentale dei processi civili, penali, tributari, amministrativi, fallimentari e del lavoro, nonché di alcune fasi pre-processuali o amministrative, che dà la conoscenza legale di un provvedimento mediante la consegna di un atto, giudiziario o extragiudiziario, da parte di un particolare soggetto notificatore, secondo precise modalità.

Ai sensi dell’art. 37 del D.Lgs. 71/2011 l’Ufficio consolare provvede alla notifica degli atti ad esso rimessi, in conformità alle disposizioni di cooperazione giudiziaria dell’UE, alle convenzioni internazionali in materia e alle leggi dello Stato di residenza.

Continua a leggere qui sul sito del Ministero degli Affari Esteri

Aspetti giuridici del commercio elettronico | De juridische aspecten van elektronische handel | Aspects juridiques du commerce électronique

IT – Normativa di riferimento
Direttiva 2000/31/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’8 giugno 2000, relativa a taluni aspetti giuridici del commercio elettronico nel mercato interno («direttiva sul commercio elettronico»).

La direttiva è intesa a rafforzare e garantire la certezza del diritto nel commercio elettronico per migliorare la fiducia degli utenti Internet, attraverso l’imposizione, tra le altre cose, di alcuni obblighi d’informazione per la conclusione dei contratti elettronici. Leggi l’articolo qui


NL – Juridische referentiekader
Richtlijn 2000/31/EG van het Europees Parlement en de Raad van 8 juni 2000 betreffende bepaalde juridische aspecten van de diensten van de informatiemaatschappij, met name de elektronische handel, in de interne markt («Richtlijn inzake elektronische handel»).

De richtlijnheeft ten doel de juridische veiligheid van elektronische handel te versterken om zo het vertrouwen van de internetgebruikers te vergroten. door. o.a. het opleggen van bepaalde verplichting tot informatieverstrekking alvorens een elektronische order wordt geplaatst.
Lees het artikel hier


FR – Cadre réglementaire
Directive 2000/31/CE du Parlement européen et du Conseil, du 8 juin 2000, relative à certains aspects juridiques du commerce électronique dans le marché intérieur («directive sur le commerce électronique»).

La directive s’attache à renforcer la sécurité juridique du commerce électronique afin d’améliorer la confiance des internautes, travers l’imposition, entre autres choses, de certaines obligations d’information relatives à la conclusion des contrats électroniques.
Lisez la suite ici

Procedure d’insolvenza | Insolventieprocedures | Insolvency proceedings

IT – Normativa di riferimento
Regolamento (CE) n. 1346/2000 del Consiglio, del 29 maggio 2000, relativo alle procedure d’insolvenza

Il regolamento istituisce norme comuni sul giudice competente ad avviare la procedura di insolvenza, sulla legge applicabile e sul riconoscimento delle decisioni in caso di insolvenza di un debitore, sia esso una società, un commerciante o un privato in seno all’Unione europea.
Leggi l’articolo qui

NL – Juridische referentiekader
Verordening (EG) nr. 1346/2000 van de Raad van 29 mei 2000 betreffende insolventieprocedures

Deze verordening strekt tot vaststelling van gemeenschappelijke voorschriften met betrekking tot de rechter die bevoegd is om insolventieprocedures te openen in gevallen waarin een schuldenaar – een vennootschap, een handelaar of een particulier – insolvent is, binnen de Europese Unie.
Lees het artikel hier

EN – Regulatory framework
Council Regulation (EC) No 1346/2000 of 29 May 2000 on insolvency proceedings

This regulation establishes common rules regarding the court competent to open insolvency proceedings, the applicable law and the recognition of the court’s decisions for cases where a debtor, whether a company, a trader or an individual, becomes insolvent, and a common framework for insolvency proceedings in the European Union.
Read on further here

Apprendere una nuova lingua | Een nieuwe taal leren | Learning a new language

IT – Apprendere una nuova lingua, così come imparare la musica, richiede un po’ di impegno ma in cambio dà grandi soddisfazioni. 

Conoscere le lingue significa capire le diverse culture che convivono in Europa e può consentire di cogliere opportunità di studio e di lavoro ed essere più competitivi.

Questa guida, edita dall’Unione Europea, offre preziosi consigli su come intraprendere lo studio delle lingue e come scegliere un buon corso di lingua.

Leggi l’intera guida qui.

NL – Een nieuwe taal leren, net als muziek leren, vereist een beetje inzet, maar in ruil daarvoor krijgt u veel voldoening.

Talen kennen betekent begrijpen van de verschillende culturen die in Europa naast elkaar bestaan, en kan u nieuwe mogelijkheden bieden om te studeren en te werken, en een betere concurrentiepositie te verkrijgen.

Deze gids, uitgegeven door de Europese Unie, geeft waardevolle adviezen over wat u moet doen als u talen wilt studeren en hoe u een goede taalcursus kunt kiezen.

Lees de hele gids hier

EN – Learning a new language, as well as learning music, needs a little commitment but in return it gives you great satisfaction.

Learning languages means understanding the different cultures that live in Europe and can allow you to seize opportunities to study and work, and to be more competitive.

This guide, published by the European Union, provides valuable advice on how to undertake the study of languages and how to choose a good language course.

Read the whole guide here

Haags Kinderontvoeringsverdrag (HKOV) d.d. 25 oktober 1980 | Internationale kinderontvoering

Het Verdrag is van toepassing op ieder kind dat onmiddellijk voorafgaande aan de inbreuk op het recht betreffende het gezag of omgangsrecht zijn gewone verblijfplaats had in een Verdragsluitende Staat, en houdt op van toepassing te zijn zodra het kind 16 wordt (art. 4) 

Taal en vertaling van het verzoek tot terugkeer en de te overleggen stukken
Het verzoek tot terugkeer en iedere andere aanvraag, mededeling of ander stuk wordt in de oorspronkelijk taal (bijv. Nederlands) gezonden aan de Centrale autoriteit van de aangezochte Staat (bijv. Italië) en gaat vergezeld van een vertaling in de officiële taal of in één van de officiële talen van deze Staat (in het Italiaans) of, wanneer deze vertaling moeilijk kan worden vervaardigd, van een vertaling in het Frans of in het Engels.

De Centrale autoriteit is de instantie die toeziet op de naleving van het Haags Kinderontvoeringsverdrag.

In Italië, de Centrale autoriteit
– die het verzoek behandelt over een kind dat wordt ontvoerd vanuit een een land dat gebonden is door het Haags Kinderontvoeringsverdrag (Verdragsland), is:

Ministero della Giustizia
Dipartimento per la Giustizia Minorile Divisione II
Via Damiano Chiesa 24
00136 Roma

 – die het verzoek behandelt over een kind dat wordt ontvoerd vanuit een land dat niet gebonden is door het Haags Kinderontvoeringsverdrag (Niet-Verdragsland), is:

Ministero degli Affari Esteri
D.G.I.E.P.M. – Ufficio IV
Piazzale della Farnesina 1
00135 Roma

In België,
– wanneer een kind ontvoerd is naar of wordt achtergehouden in een land dat gebonden is door het Haags Kinderontvoeringsverdrag (Verdragsland), kan men zich richten tot de Belgische centrale autoriteit:

Federale Overheidsdienst Justitie 
Directoraat-generaal Wetgeving en Fundamentele Vrijheden
Dienst Internationale Rechtshulp in burgerlijke zaken
Federaal Aanspreekpunt Internationale Kinderontvoeringen
Waterloolaan 115
1000 Brussel

– wanneer een kind ontvoerd is naar of wordt achtergehouden in een land dat niet gebonden is door het Haags Kinderontvoeringsverdrag (Niet-Verdragsland), kan men zich richten tot de FOD Buitenlandse Zaken die kan tussenkomen via de Belgische ambassades en consulaten:

Federale Overheidsdienst Buitenlandse Zaken 
Directie-generaal Consulaire Zaken
Dienst Internationale Gerechtelijke Samenwerking
Cel Kinderontvoeringen
Karmelietenstraat 15
1000 Brussel

De Nederlandse Centrale autoriteit die het verzoek behandelt ongeacht of het kind wordt ontvoerd vanuit een Verdragsland of vanuit en Niet-Verdragsland, is:

Ministerie van Veiligheid en Justitie
Directie Control, Bedrijfsvoering en Juridische zaken
Centrale autoriteit Internationale Kinderontvoering
Schedeldoekshaven 100
2511 CX Den Haag

Lees het artikel hier

Convenzione dell’Aia del 25 ottobre 1980 | Sottrazione internazionale di minori

La Convenzione si applica ad ogni minore che aveva la propria residenza abituale in uno Stato contraente immediatamente prima della violazione dei diritti di affidamento o di visita. L’applicazione della Convenzione cessa allorché il minore compie 16 anni (art. 4)

Lingua e traduzione dell’istanza di rientro e della documentazione da produrre
L’istanza di rientro del minore (con cui si instaura la procedura) ed ogni domanda, comunicazione o altro documento inviata/o all’Autorità centrale dello Stato richiesto (per es. i Paesi Bassi o il Belgio), dovrà essere redatta/o in lingua originale (in italiano) ed accompagnata/o da una traduzione nella lingua ufficiale o in una delle lingue ufficiali dello Stato richiesto (in olandese per i Paesi Bassi; in fiammingo o in francese per il Belgio), oppure laddove ciò sia difficilmente realizzabile, da una traduzione in francese o in inglese.

Stato contraente
Se lo Stato in cui il minore è stato condotto aderisce alla Convenzione dell’Aia del 25 ottobre 1980 e/o è destinatario del Regolamento (CE) n. 2201/2003, la competenza primaria è dell’Autorità Centrale designata ai sensi della Convenzione:

L’Autorità Centrale competente in Italia è:
Ministero della Giustizia
Dipartimento per la Giustizia Minorile Divisione II
Via Damiano Chiesa 24
00136 Roma

Se lo Stato in cui il minore è stato condotto non aderisce alla Convenzione dell’Aia del 25 ottobre 1980 e/o non è destinatario del Regolamento (CE) n. 2201/2003, la competenza appartiene al:

Ministero degli Affari Esteri
D.G.I.E.P.M. – Ufficio IV
Piazzale della Farnesina 1
00135 Roma

L’Autorità Centrale competente nei Paesi Bassi è:
Ministerie van Veiligheid en Justitie
Directie Control, Bedrijfsvoering en Juridische zaken
Centrale autoriteit Internationale Kinderontvoering
Schedeldoekshaven 100
2511 CX Den Haag

L’Autorità Centrale competente in Belgio è:
Federale Overheidsdienst (FOD) Justitie 
Directoraat-generaal Wetgeving en Fundamentele Vrijheden
Dienst Internationale Rechtshulp in burgerlijke zaken
Federaal Aanspreekpunt Internationale Kinderontvoeringen
Waterloolaan 115
1000 Bruxelles

Leggi l’articolo

 


Registro pubblico delle opposizioni | Bel-me-niet-register (NL) / Bel-me-niet-meer-lijst (B) voor telemarketing

IT – Con l’istituzione del Registro Pubblico delle Opposizioni aumenta la tutela degli abbonati agli elenchi telefonici.
Dal 31 gennaio 2011 l’abbonato agli elenchi telefonici pubblici iscritto al Registro Pubblico delle Opposizioni non può più essere contattato dagli operatori di telemarketing, i quali sono obbligatoriamente tenuti a consultare il Registro prima di avviare un’operazione promozionale, pena le sanzioni stabilite dal Codice in materia di protezione dei dati personaliLeggi l’articolo qui


NL – De invoering van het Bel-me-niet-register / de Bel-me-niet-meer-lijst verhoogt de bescherming van abbonees tegen ongevraagde verkoop-telefoontjes.
Nederland – Op 1 oktober 2009 trad in Nederland het bel-me-niet-register in werking.
Mensen die geen ongevraagde (verkoop)telefoontjes (telemarketing) meer willen ontvangen, kunnen zich inschrijven in het bel-me-niet-register.
België – Sinds augustus 2012 is de Robinson-lijst voor telefonie vervangen door een wettelijk verplichte bel-me-niet-meer-lijst.

Lees het artikel hier